sabato 12 febbraio 2011

Specchi parabolici a concentrazione solare per la produzione di acqua calda

L'idea di concentrare la radiazione solare mediante specchi parabolici non è nuova. Ci aveva già pensato Archimede a scopi bellici con gli specchi ustori. Durante l'assedio di Siracusa pensava di poter bruciare le navi romane orientando opportunamente più specchi piani in modo da convogliare i raggi solari sulle navi nemiche. Forse non riuscì nel suo intento per problemi tecnici ma l'idea fu geniale ed oggi, il medesimo principio, viene sfruttato in diversi campi.
specchi solari per produzione acqua calda
Una applicazione interessate è quella proposta da Zocchi Group.
Mediante uno specchio parabolico la radiazione solare viene convogliata verso un collettore nel quale scorre un fluido termoconvettore che trasmette l'energia raccolta all'acqua contenuta in un serbatoio di accumulo. Questa può essere utilizzata per riscaldamento, per la produzione di acqua calda sanitaria o magari per stemperare l'acqua di una piscina.
specchi solari a concentrazione con inseguitore solare
Foto: dimostrazione dell'elevata temperatura ottenuta al collettore in corrispondenza del fuoco della parabola

Il marchingegno (si chiama Z SOLEX) ricorda un'antenna parabolica per la ricezione della TV satellitare.
La parabola, fissata su di un'asta, ha un diametro di 1,6 metri ed un peso complessivo di circa 60 kg. Un microprocessore comanda gli azionamenti per orientare l'asse della parabola verso il sole mantenendola allineata dall'alba al tramonto. Il sistema a concentrazione con inseguitore solare, a parità di superficie, rende più del doppio rispetto ad un sistema tradizionale con pannelli solari piani. Garantisce, inoltre, temperature dell'acqua superiori.

Quando si raggiunge la temperatura desiderata, o nel casa si voglia disattivare il sistema, basta girare la parabola in modo che non guardi il sole. Ma mi raccomando, non puntatela verso il vicino antipatico!  ;-)

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