mercoledì 26 gennaio 2011

I giorni della merla, leggenda o verità

Gli ultimi tre giorni di Gennaio sono considerati, per tradizione, i giorni più freddi dell'anno; i cosiddetti giorni della merla.

In quei giorni, per ripararsi dal freddo, la merla con i suoi pulcini ( i merluzzi :-D) che allora erano bianchi, si rifugiò in un comignolo. Ne uscirono completamente neri di fuliggine. E' per questo che da allora tutti i merli sono neri.  
Nelle leggende c'è sempre qualcosa di vero. L'epilogo, ad esempio, non fa una grinza; dopo tre giorni in una canna fumaria non esci più come prima! Ho voluto invece verificare se gli ultimi tre giorni di Gennaio sono davvero i più freddi dell'anno. Con dati meteo alla mano mi son messo al lavoro ed ho controllato l'andamento delle temperature negl'ultimi tre anni. Ecco quanto è emerso.

Nel 2008 i giorni della merla sono stati particolarmente miti con temperature medie di quasi 10 °C. La temperatura più bassa si è verificata il 18 Febbraio con -6 °C.

Anche nel 2009 i giorni della merla sono stati quasi primaverili con minime di 1 °C e massime oltre ai 12 °C. La temperatura minima ( -9 °C) si è registrata il 20 di dicembre. Di quella giornata me ne ricordo ancora!
  .
Nel 2010 i giorni della merla sono stati appena più rigidi con minime poco sotto allo "zero" e massime sotto i 10 °C. I giorni più freddi si sono verificati invece dal 15 al 18 di Dicembre con minime attorno ai -4 °C.

Per quest'anno staremo a vedere, a fine Gennaio mancano pochi giorni. Le previsioni meteo comunque mostrano un calo delle temperature proprio per gli ultimi giorni del mese.


i giorni della merla

I giorni della merla, quindi, non sempre sono i più freddi anche se statisticamente (ho controllato anche questo!), Gennaio resta il mese più freddo dando in qualche modo ragione alla merla.

I dati, ovviamente, riguardano la zona della Valdera (Toscana) in cui vivo.

sabato 22 gennaio 2011

Funzionamento di una serra solare

La realizzazione di una serra solare può ridurre il fabbisogno di calore di un edificio in modo significativo. Possiamo renderci conto delle potenzialità di questa tecnologia pensando a come si surriscalda l'abitacolo di un'auto esposta al sole. Questo fenomeno, piacevole nei periodi invernali, diventa insopportabile d'estate.
serra solare sistemi passivi apporti solari

Le serre solari infatti devono essere progettate in modo da sfruttare al massimo l'irraggiamento solare nei periodi freddi evitando il surriscaldamento nei periodi estivi. Nella progettazione è necessario pertanto porre tanta attenzione nel regime invernale quanto in quello estivo specie nelle zone climatiche più temperate.

Le serre solari, insieme ad altre tecnologie, fanno parte dei sistemi solari passivi così chiamati in quanto il loro funzionamento non richiede elementi impiantistici ed è garantito dalle sole scelte edilizio-costruttive (orientamento, esposizione, materiali, etc). 

Dal punto di vista realizzativo esistono diverse tipologie di serre solari. Quelle addossate hanno il pregio di consentire un'ampia libertà espressiva dal punto di vista architettonico risultando, al contempo, tra i sistemi più efficienti.

I benefici di una serra solare addossata, dal punto di vista energetico, sono di 3 tipologie: minor dispersione, apporti solari diretti ed apporti solari indiretti.

serra bioclimatica sistemi passivi apporti solari diretti indiretti

Riduzione della dispersione di calore
La minor dispersione è dovuta alla presenza della serra solare che costituisce un'isolamento aggiuntivo dell'edificio riducendo la dispersione di calore dalla parete su cui è addossata.

Questa tipologia di beneficio non è propriamente tipica delle serre solari in quanto la presenza di un qualsiasi ambiente adiacente non riscaldato (rimessa, garage, etc) porta sempre ad una riduzione delle dispersioni. Peraltro, la riduzione delle dispersioni potrebbe anche essere ottenuta isolando meglio la parete. 

Apporti solari diretti
Gli apporti solari diretti sono costituiti dalla frazione di energia solare che penetra direttamente nell'ambiente riscaldato attraverso le superfici vetrate e gli elementi opachi. Sono presenti sia in assenza della serra solare che in sua presenza dal momento che la superficie vetrata della serra lascia passare la radiazione solare.

Apporti solari indiretti
Gli apporti solari indiretti sono costituiti da quella parte dell'energia solare che penetra all'interno della serra ed è assorbita dagli elementi opachi interni alla serra, quali il pavimento, la parete di separazione, etc. Una parte di questo calore intrappolato all'interno della serra verrà ceduto all'ambiente climatizzato.

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martedì 18 gennaio 2011

Certificazione Energetica dal punto di vista dell'acquirente o dell'affittuario

Giovedì della scorsa settimana, un cliente, mi ha commissionato l'Attestato di Certificazione Energetica per un appartamento all'ultimo piano di un edificio anni '60 nel centro di Pisa. L'appartamento, di circa 65 m2, al quarto piano senza ascensore era tutt'altro che di pregio: finiture scadenti, impianti non a norma e prestazioni energetiche pessime. Le pareti esterne avevano spessori dai 22 ai 28 cm ed un sottile solaio separava l'appartamento dalla copertura non isolata.
Dopo aver recuperato i dati necessari ho abbozzato un calcolo per la Certificazione Energetica per verificare in modo approssimativo la classe energetica.
Come si può vedere risultava in Classe Energetica G e ben lontano dalla Classe F. Ma questo già lo intuivo ed un'analisi più accurata non avrebbe modificato apprezzabilmente la situazione.

Ho suggerito, pertanto, al cliente di limitarsi a scrivere nel contratto di compravendita che ... le parti, in assenza dell’attestato di certificazione energetica, prendono atto che, in sua mancanza, l’immobile è, ai fini della compravendita, classificato automaticamente in classe G ai sensi dell’art. 23 bis comma 5 della lr 39/2005 e successive modificazioni ...


In questi casi, rilasciare l'ACE giusto per incassare il compenso, non mi sembra eticamente professionale.
Ho voluto privilegiare il cliente risparmiandogli quei 400 euro ed ho perso una giornata di lavoro. Poco male! Se avrà mai nuovamente bisogno è probabile che si rivolgerà a me.

Ora però voglio mettermi dalla parte del futuro proprietario dell'immobile. Certamente leggendo il contratto apprenderà che l'appartamento è in classe energetica G. Succede spesso perché il parco edilizio italiano è prevalentemente in classe energetica G, con prestazioni energetiche pessime. Gli edifici in classi superiori sono rari, si salvano i più recenti, e quelli in classe A sono delle mosche bianche.

L'acquirente o l'affittuario si troveranno nella maggior parte dei casi a scegliere tra edifici tutti in classe G e sprovvisti di ACE. La prestazione energetica, pertanto, non concorrerà nella valutazione dell'immobile e la scelta si baserà su altri criteri come, in fondo, è sempre avvenuto sin'ora.

Dal punto di vista dell'acquirente o dell'affittuario trovo, invece, fondamentale richiedere l'ACE dell'immobile e non accontentarsi della dicitura ... edificio classificato automaticamente in classe G... riportata nel contratto. Infatti tra edifici in classe G possono esserci differenze enormi che incidono sul comfort abitativo, sui consumi energetici e quindi sulle spese di conduzione.

Prendiamo, ad esempio il seguente caso. Due edifici in classe G entrambe di 120 m2; il primo con prestazione energetica globale EPgl = 125 kWh/m2 anno; il secondo con EPgl = 350 kWh/m2 anno.
Nel primo caso ipotizzando un utilizzo standard vi saranno dei costi di gestione di circa 2250 euro/anno mentre nel secondo i costi di gestione saranno di 6300 euro/anno. Una bella differenza!
Il primo appartamento, inoltre, risulterà più confortevole e quindi risulterà una migliore scelta sia nel caso di acquisto che di locazione.

sabato 15 gennaio 2011

Certificazione Energetica in caso di compravendita e locazione

L'Attestato di Certificazione Energetica in Toscana, oltre che per le nuove costruzioni e ristrutturazioni e obbligatorio anche in caso di trasferimento a titolo oneroso o di locazione dell'immobile. In questi casi, tuttavia, in mancanza dell'Attestato di Certificazione Energetica, l'immobile viene automaticamente classificato in classe G (pessima Classe Energetica) senza incorrere in sanzioni amministrative. In sostanza in caso di compravendita e locazione l'ACE è semplicemente facoltativo e non obbligatorio.

In termini pratici ciò significa che nel caso di compravendita e locazione di immobili di scarso valore e pessime prestazioni energetiche, ponendosi dalla parte del proprietario, non conviene fare la Certificazione Energetica perché risulterebbero comunque in classe G. Sarebbe una spesa del tutto inutile!

La regione Toscana in questi casi suggerisce di inserire nel testo del contratto la seguente dicitura:

le parti, in assenza dell’attestato di certificazione energetica, prendono atto che, in sua mancanza, l’immobile è, ai fini della compravendita, classificato automaticamente in classe G ai sensi dell’art. 23 bis comma 5 della lr 39/2005 e successive modificazioni.

Diverso è il discorso per gli immobili di pregio (buona costruzione e buone caratteristiche energetiche) per i quali a mio avviso, pur restando una scelta facoltativa, conviene fare la Certificazione Energetica perché, le informazioni contenute nell'ACE attesteranno le buone caratteristiche energetiche degli immobili incrementandone il valore commerciale. Infatti, in analogia a quanto avviene con la scelta degli elettrodomestici, per i quali vengono preferiti quelli in classe A, anche per gli immobili il mercato tenderà a premiare gli edifici con buone prestazioni energetiche che garantiscono comfort abitativo, bassi consumi e quindi minori spese di gestione.


lunedì 10 gennaio 2011

Requisiti delle serre solari

La legislazione italiana nell'ambito dell'edilizia sostenibile favorisce la realizzazione delle serre solari. Le serre solari, infatti, sono escluse dai computi urbanistici (non costituiscono un volume addizionale) in quanto vengono assimilate a locali tecnici.  Una serra solare, tuttavia, per essere considerata tale deve soddisfare ad una serie di requisiti che variano da Comune a Comune.

Requisiti della serra solare
  • non deve essere riscaldata dall'impianto di climatizzazione
  • deve essere disposta nei fronti da sud-est a sud-ovest
  • la superficie vetrata deve essere prevalente. Alcune amministrazioni richiedono che il rapporto tra superficie vetrata e superficie totale (pareti e copertura) sia almeno il 70%, altre esigono il 100%.
  • il volume della serra non può superare il 10% del volume riscaldato dell’edificio (anche questa percentuale varia a seconda del Comune ed in alcuni casi è ammessa una percentuale sino al 20%) 
  • la serra solare deve prevedere sistemi di schermatura e superfici vetrate apribili per adattarsi alle stagioni più calde
  • non deve determinare un nuovo locale per la presenza continuativa delle persone (come locali di abitazione, luoghi di lavoro, ecc.)
  • il guadagno energetico durante la stagione invernale dovuto alla presenza della serra solare deve essere almeno del 20% rispetto alla soluzione senza serra solare. Anche questo parametro varia a seconda del comune. In alcuni casi si accontentano del 5% in altri richiedono addirittura il 25%

Quest'ultimo parametro, dal punto di vista funzionale, è senza dubbio il più significativo; la serra solare deve generare un guadagno energetico!
Il calcolo del guadagno energetico della serra solare è dato dalla seguente espressione:  

(Q° - Q) /Q°

Dove
Q° è il fabbisogno di energia in assenza della serra solare durante la stagione invernale
Q è il fabbisogno annuo di energia in presenza della serra solare durante la stagione invernale

Ad esempio un edificio che richieda 20000 kWh per la climatizzazione invernale e grazie alla realizzazione della serra solare riduca i consumi a 16000 kWh otterrà un guadagno energetico del 20%. Infatti:

(Q° - Q) /Q° = (20000-16000)/20000 = 0,2

Questo valore potrebbe soddisfare la maggior parte delle amministrazioni. Naturalmente la realizzazione di una serra solare deve comunque rispettare il Regolamento Urbanistico per quanto riguarda le altezze, le distanze dai confini e dai fabbricati, etc.

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sabato 8 gennaio 2011

Docet Pro 2010 - alcuni aggiornamenti ed aspetti da approfondire

Docet Pro 2010 è in continua evoluzione. La principale novità è senza dubbio la disponibilità della funzionalità NEC (National Energy Certification) che consente la stampa come file *.PDF degli attestati di certificazione energetica (ACE) per edifici residenziali e non residenziali. Questa funzionalità è abilitata solo per gli utenti abbonati.

La seconda novità riguarda invece i seminari online. Più che di una novità, in questo caso, si tratta di una nota positiva in quanto i seminari, dei quali avevo già annunciato l'iniziativa in un precedente post, si stanno dimostrando veramente utili per avvicinarsi al nuovo software. I relatori sono preparati e disponibile e la qualità del segnale audio e video è ottima. Al termine dei seminari è possibile rivolgere alcune domande tramite chat. Forse è proprio questa la fase più interessante ed a mio avviso richiederebbe un maggiore spazio in quanto è l'occasione per gli utenti di chiarire i propri dubbi ma anche un'importante feedback per il team Xclima.

Proprio durante la fase finale dei seminari sono emersi alcuni aspetti che certamente meritano un approfondimento.

Punto 1
In molti lamentano una anomalia del software che si limita a calcolare l'energia netta lasciando a "zero" i valori dell'energia primaria.

Punto 2
Le linee guida nazionali per la Certificazione energetica prevedono anche la possibilità di calcolare l'ACE per edifici privi di impianto di climatizzazione. In questo caso, per il rendimento, suggeriscono di utilizzare la norma UNI 12831 che normalmente viene utilizzata per la progettazione. Se così fosse, Docet pro potrebbe diventare facilmente anche uno strumento di progettazione. Potrebbe essere implementata questa funzionalità?

Punto 3
A proposito della riqualificazione energetica che è un tema importante anche legato all'ACE noto che manca la possibilità di considerare sistemi passivi quali serre solari, muri trombe, etc. Per questi sistemi i Comuni fanno in genere riferimento alla normativa 13790 alla quale peraltro le UNI 13000 si riferiscono.
Pensate di implementare questi aspetti ?

Punto 4
Recentemente è scomparsa l'icona costi/benefici. Quando verrà riabilitata questa funzionalità?

domenica 2 gennaio 2011

La serra solare, contenimento dei consumi ed arricchimento architettonico

serra bioclimaticaL'edilizia nel futuro prossimo dovrà adottare nuove soluzioni tecniche per ottemperare alla legislazione sul contenimento dei consumi energetici. Con la Direttiva 2010/31/UE l'Europa impone obiettivi ancora più restrittivi sulle prestazioni energetiche degli edifici nuovi ed esistenti oggetto di importanti ristrutturazioni.

Dal 2020 infatti tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad energia quasi zero mentre per gli edifici esistenti dovranno essere adottate misure per trasformarli in edifici ad energia quasi zero in occasione di ristrutturazioni importanti. 

Ma cosa significa edifici ad energia quasi zero

Con questo termine si caratterizzano gli edifici in grado di produrre quasi tutta l'energia che consumano per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda igienico/sanitaria e per l'illuminazione

Queste caratteristiche potranno essere ottenute agendo su tutti gli aspetti che influiscono la performance energetica:
  • forma e volume degli edifici
  • orientamento ed esposizione
  • isolamento dell'involucro edilizio
  • impianti e controllo
  • sistemi passivi

Tenendo conto della lentezza con cui si rinnova il parco edilizio, per ottenere risultati significativi in termini di contenimento energetico nell'edilizia, una particolare attenzione dovrà essere rivolta all'esistente. La riqualificazione energetica sarà l'elemento cruciale. 

In alcuni contesti, quali i centri storici, i borghi e i villaggi caratteristici, gli edifici rurali, etc l'applicazione delle nuove tecnologie per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente potrebbero produrre contrasti estetici ed architettonici alterando i tradizionali canoni dell’architettura. Benché la direttiva europea ammetta deroghe sul patrimonio edilizio di importanza storico/culturale non è chiaro quale sarà il destino di quelle costruzioni che non rientrano nei beni storici/culturali ma che tuttavia rendono speciale il nostro territorio.

serra solareTra gli interventi meno invasivi dal punto di vista estetico-architettonico rientrano l'isolamento dei tetti interponendo isolanti e mantenendo la copertura classica, la sostituzione degli infissi o semplicemente dei vetri con doppi vetri basso emissivi, l'ombreggiamento mediante alberi ed arbusti, il raffrescamento naturale ad aria (ad esempio pozzo provenzale) ed in alcuni casi l'integrazione di sistemi passivi quali le serre solari o bioclimatiche che dir si voglia.

La serra solare, se ben realizzate, oltre a garantire un apporto energetico gratuito che andrà a ridurre il fabbisogno energetico dell'edificio, può costituire un elemento di arricchimento architettonico.

La serra solare può inoltre assolvere ad ulteriori funzione: può costituire un avanti ingresso, può prestarsi per il ricovero delle piante più fragili durante il periodo invernale e non ultimo costituire un'ambiente vivibile addizionale con una atmosfera speciale (giardino d'inverno).

Una serra solare, per essere considerata tale, deve rispettare una serie di vincoli normativi specificati nei regolamenti urbanistici dei Comuni.


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