mercoledì 28 gennaio 2009

La potatura dell'olivo


L’olivo, lasciato incolto, è un grosso cespuglio. Questa è la sua vera natura!

Abbandonato a se stesso non solo perde il suo fascino ma diventa improduttivo. Inizia a gettare polloni e succhioni che filano in alto risucchiando tutte le energie della pianta ed in poco tempo si trasforma in una grossa palla.

Per ottenere il raccolto l’olivo và potato forzandolo ad assumere una forma ben precisa, quella che rende unica le campagne toscane.

Ed eccomi all’opera, munito di sega a motore, cesoie e scala. Mi aspettano circa 400 olivi ribelli.

L'obiettivo è di svuotare la pianta dalla vegetazione lasciando i grondacci. La pianta deve ricevere luce!

Infine bisognerà sbarazzarsi della potatura. Il legno potrà essere utilizzato per il riscaldamente come legna da ardere. Il resto potrà essere bruciato o macinato con un trinciastocchi: la massa organica costituirà l'unico nutrimento della pianta nel caso di coltivazione biologica.

Ricordiamoci sempre che è possibile bruciare la potatura solo nei periodi invernali.
Non azzardatevi a farlo d'estate: di incendi c'è ne sono anche troppi!

martedì 20 gennaio 2009

Musica da scoprire - X Factor on line

A distanza di qualche anno dalla sua nascita Jamendo ha accresciuto la sua popolarità. Oggi conta oltre 15.000 album musicali pubblicati e cresce al ritmo di 300 nuovi album alla settimana.
Dimenticavo ! Conoscete Jamendo ?
Per chi non lo conoscesse Jamendo è un archivio musicale on line completamente gratuito.


Dal sito è possibile sfogliare le copertine ed ascoltare i brani musicali in streaming o scaricarli. Vi è inoltre la possibilità di creare delle playlists con la musica preferita. Gli utenti più benevoli faranno delle donazioni e quelli più volenterosi potranno scrivere delle recensioni. Di questo gli artisti ne saranno contenti. Per un musicista infatti non c'è nulla di più gratificante che avere un pò di pubblico e sentire il loro parere.
Il mio consiglio è di non fermarsi agli album che compaiono nelle prime pagine ma di cercare anche nelle retrovie, non è detto infatti che bravi musicisti siano altrettanto abili nell'ottenere visibilità! In questo modo potrete farvi una vostra collezione musicale secondo i vostri gusti e non altrui.
Ovviamente anche per i musicisti è una ottima opportunità per pubblicare la propria musica. Non è l'unica, tuttavia trovo che sia la più accessibile. Mi è capitato infatti, l'inverno passato, di collaborare come chitarrista all'incisione di un album. Dopo aver confezionato CD per tutta la famiglia ed amici mi sono finalmente imbattuto in Jamendo. Ora è assai più facile proporre la mia musica, basta un link http://www.jamendo.com/it/album/25594

l'album si chiama Oh!, ed io, come di consueto :) Max T.
Se avrete la gentilezza di ascoltarlo e magari di scrivere una breve recensione mi farete felice.

sabato 17 gennaio 2009

Aspettando WiMax


Le notizie, spesso, corrono assai più in fretta dei fatti. O forse sono così attese che per rabbonirci c’è ne servono piccoli assaggi con buon anticipo. Così è stato per il Wimax: la possibilità di liberarsi per sempre del filo per navigare e telefonare ad altissima velocità risolvendo la maledizione del digital divide.
Impaziente di poter anch’io sfrecciare nel web mi sono sorbito tutte le vicissitudine del Wimax: … è in arrivo il Wimax, Wimax libero, la mappa del Wimax Italiano, … Ma a distanza di tre anni ancora niente di fatto: navigo clickando con parsimonia per non affaticare la mia striminzita connessione. Intanto leggo ancora …Wimax a Taiwan, … in Belgio, … in Lituania.
Speriamo che non si dimentichino proprio di me, il mio modem ISDN fuma!

mercoledì 14 gennaio 2009

L'ultimo barile

Non mi fa piacere che la Terra venga saccheggiata ed impoverita. A molti forse appare inesauribile, capace di difendersi e di rigenerarsi. In parte è così ma noi abbiamo sviluppato una speciale capacità di colpirla in punti strategici. Spesso non lo vediamo o forse non ne percepiamo l’entità. Osserviamo giorno dopo giorno, stagione dopo stagione ed anno dopo anno che le cose in fondo non cambiano, la natura si rigenera, le montagne sono sempre lì al loro posto, il mare non è evaporato, …insomma, c’e ancora tutto, come prima. Ci fidiamo inoltre della scienza, un po’ meno della politica ma tutto sommato non vediamo pericoli dietro all’angolo. Più di così a volte è difficile guardare!

L’ecologia, comunque, è entrata nella nostra vita. Si trova un po’ ovunque, nell’industria, negli scaffali dei supermarket, nei dispositivi elettronici, nei viaggi, nell’edilizia, nell’informatica, nell’alimentazione. Per lo più si tratta delle stesse cose di prima in versione eco.


Pensiamo davvero di cavarcela così facilmente o forse, un giorno, ci troveremo a raschiare il fondo dell’ultimo barile? Magari razzolando nell’immondizia troveremo da sistemare casa. Beh, se non altro inizieremo a riciclare!

sabato 10 gennaio 2009

Cifre inquietanti

Immaginiamo un piccolo mondo mono-posto, per un individuo. Dove possiamo vivere secondo le nostre abitudini. Dovrà avere dimensioni tali da poter soddisfare ai nostri consumi e capace di assorbire i nostri rifiuti. Sarà quindi composto da terreno per le coltivazioni ed allevamenti, un po’ di mare per i prodotti ittici, una piccola miniera per le materie prime, spazio per l’abitazione, un bosco per la legna e così via. Insomma un mondo a misura di un uomo. Ovviamente uomini parsimoniosi ed attenti potranno vivere su un piccolo mondo altri spendaccioni e distratti avranno bisogno di un mondo più grande, con superfici assai diverse. Questo valore è l’impronta ecologica.
Qualcuno si è preso la briga di calcolarla (http://it.wikipedia.org/wiki/Impronta_ecologica).
Risulta che ciascun individuo dispone di circa 1,78 ettari per vivere. Un americano ne richiede almeno 10, noi italiani ci arrangiamo con 5. Per fortuna ad un etiope ne bastano solo 0,8!
La modestia di alcuni popoli Africani, Asiatici e Sud-americani non è sufficiente a compensare l’avidità di altri e risulta che già da qualche anno l’impronta ecologica media e superiore ai 2,2 ettari. Ciò significa che chiediamo alla Terra più di quello che è in grado di dare. La conseguenza è il progressivo degrado dell’ecosistema.

A rendere queste cifre ancora più inquietanti sono alcune previsioni.

La prima riguarda la crescita demografica mondiale. Dagli attuali 6,75 miliardi passeremo a 9 miliardi di individui in 30 anni (http://it.wikipedia.org/wiki/Popolazione_mondiale). Ciascun individuo disporrà di soli 1,32 ettari.

La seconda è relativa alla crescita del livello di benessere. Su questo fronte ho la sensazione che le previsioni non siano tanto attendibili. Nel caso di una crescita del 3% annuo, in 30 anni la nostra impronta ecologica media sarà di 5 ettari.

In questo futuro scenario ci serviranno quasi 4 pianeti Terra. Purtroppo ci dovremo accontentare del nostro o di quel che ne rimane.

domenica 4 gennaio 2009

Identikit dell'Uomo Ecologico

L’uomo ecologico si sta evolvendo rapidamente dando luogo a più sottospecie con profili comportamentali assai diversi. Eccone una carrellata.

Uomo ascetico
L’uomo ascetico vive di poco. Si è liberato di quasi tutti i beni materiali, disprezza il progresso ed è convinto che per salvare il mondo non bisogna guardare avanti ma indietro. La sua impronta ecologica è quasi nulla, paragonabile a quella di uno scimpanzè.
Alcuni esemplari si trovano anche nelle Colline Pisane.

Uomo classe A++
L'uomo classe A++ ha già cambiato tutte le lampadine con quelle a basso consumo, usa i kit risparmio acqua ed ha rottamato tutti gli elettrodomestici acquistando lavatrici, lavastoviglie e frigo in classe A++. Dispone di ciabatte intelligenti e sbarazzatosi del vecchio TV a tubo catodico e Desk Top ha acquistato un nuovo TV LCD Full HD e Notebook. Li cambierà di nuovo il prossimo anno con quelli OLED.
Generalmente s'incontra ai grandi magazzini dell'elettronica.

Uomo bolletta
L'uomo bolletta effettua una lettura dei contatori quasi quotidianamente. Si aggira per la casa spegnedo le luci ed usa l'acqua ad intermittenza anche per farsi la doccia. I termostati sono regolati a 15 gradi. In viaggio procede ad andatura rigorosamente costante sulla scia di qualche camion per risparmiare carburante.

Uomo entusiata
L'uomo entusiasta dispone già di pannelli fotovoltaici e solari sul tetto ed è in attesa di installare un generatore eolico nel giardino. Ha un termocamino e grandi cisterne per la raccolta piovana per l'irrigazione dell'orto. Il suo sogno e un cogeneratore alimentato a cacca.

Uomo differenziato
L'uomo differenziato concentra la sua attenzione sui rifiuti. Sotto al lavello di cucina ha almeno 7 cassonetti dell'immondizia: per la carta, per il vetro, per le lattine, per i metalli, per l'organico, per le pile esaurite e per i medicinali scaduti. Conserva tutto in bell'ordine. Alcuni addirittura collezionano stagnola e rame. Quando i bidoni sono pieni è quasi dispiaciuto nel consegnarli agli operatori ecologici. Frequenta discariche, rigattieri, mercatini dell'usato.

Naturalmente esistono ulteriori sottospecie, alcune di recente comparsa ed ancora da classificare. Tra quest'ultime il dottore che ricava combustibile dai sovrappiù delle pazienti. Sarà forse l'Uomo Liposolubile!

giovedì 1 gennaio 2009

Uno Strudel è per sempre

Evidentemente il gusto è come la personalità, si forma in gioventù e procedendo con gli anni è sempre più difficile da cambiare. In gioventù si stabilisce se saremo espansivi e golosi di dolci piuttosto che introversi vegetariani. Su certi piatti il gusto conserva una scheda tecnica dettagliata con tanto di galleria fotografica e non si accettano varianti, anche l’aspetto deve essere rispettato! Il confronto è con i tortellini di magro della zia o lo sfincione della nonna.
Io sono rimasto traumatizzato dallo strudel di mia nonna. Quello che trovate qui gli assomiglia abbastanza ma non illudetevi … quello di mia nonna sarà sempre il migliore!

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